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venerdì 8 novembre 2013

Populista sarà lei. La ragionevolezza dei movimenti anti-europeisti



Pubblichiamo articolo uscito su Il Foglio. Qualche affermazione farà discutere: "i servi fanno gli interessi dei propri padroni" andava forse articolata in "i servi possono finire per essere conniventi agli interessi dei loro padroni", ma lo spazio è tiranno. Ci torneremo. Un articolo analogo inviato a il manifesto dopo una settimana non è stato pubblicato. Oggi ne hanno uno di tal Tonino Perna che scagiona Merkel ed Europa. Buon per loro.

Populista sarà lei. La ragionevolezza dei movimenti anti-europeisti
Sergio Cesaratto

Uno spettro si aggira per l’Europa, quello dei movimenti anti-europeisti. Enrico Letta ed Eugenio Scalfari (La Repubblica 3 novembre) li hanno tacciati di populismo, mentre l’ex vice-direttrice de il manifesto, Roberta Carlini, li ha bollati come irrimediabilmente di destra (Micromega on line). Silvano Andriani (l’Unità 4 novembre) si è accodato alla denuncia del pericolo, non mancando, naturalmente, di criticare la deriva neoliberista di governi europei e della sinistra e suggerendo che una correzione di rotta ideologica può riportare l’Europa su un binario di crescita solidale. Purtroppo le questioni europee sono più complicate di un mero scontro ideologico fra, diciamo, liberisti e sociademocratici. E’ uno scontro fra interessi nazionali diversi. Magari non dei popoli, ma certo delle élite.