sabato 28 aprile 2012


I CRITICI DELL’ARGENTINA SBAGLIANO SULLA RINAZIONALIZZAZIONE DELLA COMPAGNIA PETROLIFERA. di Marc Weisbrot
                                                                                                                                                Rinazionalizzando la compagnia petrolifera “YPF” il Governo argentino sta rivedendo gli errori del passato. L’Europa non si può permettere di essere indignata.
La decisione presa dal governo argentino di rinazionalizzare la compagnia petrolifera “YPF” è stata accolta con indignazione, minacce, previsioni di controversie e di disastro economico, ed un po’ di rudi insulti provenienti dalla stampa internazionale. Alcuni anni fa, avevamo già sentito tutto questo.

giovedì 26 aprile 2012

Presentazioni libri Bellofiore e Giacché

Lunedì 23 aprile si è svolta a Roma 3 la presentazione dei volumi di Bellofiore e Giacché sulla crisi, Radio radicale l'ha registrata, qui c'è la mia relazione con alcuni postscriptum.

Mi occupo solo di uno dei due libri di Bellofiore, La crisi globale, l’altro è più teorico. Devo avanzare una critica di fondo a Bellofiore: l’eccesso di distinguo dalle altrui posizioni attraverso sottigliezze che lasciano il lettore smarrito circa l’argomentazione di fondo [molti l’han notato anche nell’esposizione al dibattito; un esempio è quando Riccardo ha disquisito circa la data di inizio della crisi … il 2008 non gli andava bene, le cause sono anteriori, ma questo è ovvio e non aggiunge molto. Il lettore potrà farsi una propria opinione attraverso la registrazione di Radio Radicale, che ringraziamo]. Tutto questo con amicizia, ma anche con franchezza.

lunedì 23 aprile 2012

La riforma del Banco Central argentino: una polemica con Lance Taylor

Pubblichiamo in spagnolo _ e più sotto l'originale in inglese - un articolo assieme a Marc Lavoie e John Weeks pubblicato da Pagina 12, un quotidiano argentino, sulla riforma del Banco Central argentino polemico con il tono di una intervista concessa da Lance Taylor al quotidiano conservatore la nacion. L'articolo è particolarmente tempestivo. la nacion riporta oggi una intervista a Mancur Olson (suppongo una "intervista impossibile" perché Olson è morto nel 1998!) in cui domanda e risposta finali sono:
"- Usted dice que el grueso de los economistas prefiere las reglas. ¿También los heterodoxos?
-Lance Taylor, estrella de la heterodoxia, afirmó en LA NACION que "cuando cualquier gobierno entra en el manejo de la microeconomía, puede haber dificultades fuertes en términos de eficiencia y para la producción". Será heterodoxo, pero no necio.
-Don Mancur, muchas gracias."
Muchas gracias Lance tambien, eterodosso sì, "ma con juicio".
(nella foto da sinistra, con la barba, Lance Taylor, Marc Lavoie e John Weeks)



LA REFORMA DE LA CARTA ORGANICA DEL BCRA
Crecimiento y estabilidad
Por Sergio Cesaratto *, Marc Lavoie ** y John Weeks ***
“¡Traigan un economista que tenga un solo lado! Todos mis economistas me dicen: por un lado... por el otro”, dijo el presidente de Estados Unidos Harry Truman. En una entrevista reciente con el diario La Nación el profesor Lance Taylor ofrece un ejemplo perfecto de este tipo de economistas: él respalda el crecimiento pero advierte sobre los peligros de la inflación; aprueba la existencia de un Banco Central que coopere con las autoridades pero advierte sobre el gasto público excesivo; defiende los controles a las importaciones pero muestra reparos por las posibles “ineficiencias microeconómicas”. El profesor Taylor juega a dos puntas criticando todo lo que los argentinos podrían hacer, aunque no estamos convencidos de que él haya dicho en la entrevista que está a favor de un banco central independiente. De hecho, él lo negó.

martedì 17 aprile 2012

Gli spread al tempo di ABC (l'Unità 16 aprile 2012)

Gli spread al tempo di ABC
Sergio Cesaratto e Lanfranco Turci

Gli spread sovrani spagnoli e italiano sono ritornati, come molti si attendevano, ai livelli elevati dello scorso autunno, sebbene non fossero mai scesi a livelli veramente sostenibili. Infondate erano, infatti, risultate a molti le dichiarazioni di Monti (e di Draghi) che il peggio della crisi era ormai passato, così come inattendibile è la dichiarazione che, con le attuali politiche europee, non ci saranno nuove manovre. A dicembre Monti ci aveva illuso che, al prezzo dell’ennesima inutile e iniqua manovra, egli avrebbe ottenuto dalla Germania l’adozione di misure volte a fronteggiare seriamente la crisi. Il piglio vagamente duro con quel Paese è durato però lo spazio di pochi giorni. Draghi riuscì comunque a far passare l’operazione Ltro con cui la Bce mise un trilione di euro a disposizione delle banche al tasso dell’1%, con la speranza che parte fosse poi impiegata a sostenere le aste di titoli pubblici. Questo è in certa misura accaduto e a ciò dobbiamo la diminuzione degli spread delle settimane scorse.

lunedì 16 aprile 2012

El sinsentido de la austeridad europea

 El sinsentido de la austeridad europea, "L'assurdità della austerità europea", articolo su Pagina 12, quotidiano argentino (segue sotto la traduzione italiana a cura di Keynesblog.com che ringrazio; traduzione in inglese in NakedKeynesianism).
ECONOMIA › DEBATE: LAS CAUSAS Y CONSECUENCIAS DE LA CRISIS DEL VIEJO CONTINENTE

El sinsentido de la austeridad europea

En un texto escrito especialmente para Página/12, Sergio Cesaratto afirma que la tragedia griega aparecerá como un episodio menor dentro de la crisis europea. Sostiene que las políticas de ajuste que impulsa Alemania están llevando a los países del bloque al suicidio.

  
Por Sergio Cesaratto
Opinión
La crisis financiera europea no terminó, acaba de comenzar. En el largo plazo, la tragedia griega aparecerá como un episodio menor. No es difícil para los argentinos comprender el origen de la crisis, aunque es sorpresivo por qué una de las regiones más ricas del mundo y una referencia global para el crecimiento con equidad social se está suicidando al adoptar medidas de austeridad que profundizan la crisis.