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VINCOLI DI BILANCIO UE/ La Germania è in crisi, l’Italia ne approfitti
Le economie dei Paesi Ocse sono in frenata e per FT a Bruxelles si studia un nuovo Patto di stabilità più soft. E’ il momento giusto per dare una svolta keynesiana
Nel giorno in cui l’Ocse segnala il rallentamento del Pil dell’area nel secondo trimestre (+0,5% rispetto al +0,6% dei primi tre mesi del 2019) con una frenata che tocca tutti i principali Paesi, soprattutto quelli europei, Germania compresa (-0,1%, contro un +0,4%) e l’Italia ancora fanalino di coda con la sua crescita zero, il Financial Times ha ieri rilanciato l’indiscrezione (in parte poi smentita dalla portavoce Ue) che la Commissione europea voglia riscrivere il Patto di stabilità e crescita per renderlo più soft. Secondo il quotidiano economico inglese, a Bruxelles starebbe girando un documento, per ora tecnico e informale, che prevede la riscrittura delle regole di bilancio e l’allentamento dei vincoli. È forse venuto il momento di riscrivere il Patto di stabilità e di crescita in chiave più espansiva? “Verrebbe da dire: finalmente e se non ora quando – risponde Sergio Cesaratto, professore di economia politica all’Università di Siena – perché l’Europa ha contribuito a destabilizzare l’economia mondiale. Ma il processo non sarà agevole, i segnali sono ancora timidi, soprattutto in Germania, e l’Italia, alle prese con la crisi di governo, rischia di lasciarsi sfuggire la grande occasione di poter indirizzare la riforma delle regole Ue”.