domenica 16 novembre 2014

Quale capitalismo dietro l’angolo?



Pubblichiamo la recensione all'ultimo libro di Ernesto Screpanti pubblicata sabato 15 novembre da il manifesto.

Quale capitalismo dietro l’angolo?
Sergio Cesaratto
L’ultimo libro di Ernesto Screpanti per la Monthly Review Press (ma acquistabile on line anche in italiano)* è assai ambizioso e solleva questioni che la sinistra non può sottovalutare. Che negli ultimi trent’anni, crisi o non crisi, il capitalismo abbia sovvertito i rapporti di forza fra capitale e lavoro marginalizzando in gran parte del globo le forze del cambiamento sociale è un fatto evidente a tutti. L’abbandono delle politiche di pieno impiego sul finire degli anni 1970 complici le ideologie ultraliberiste alla Thatcher e Reagan, la globalizzazione con la concorrenza massiccia nel mercato del lavoro capitalista di centinaia di milioni di nuovi lavoratori e, aggiungerei, la caduta di ogni speranza nella sfida del socialismo reale quale l’abbiamo conosciuto, sono alla base di questo mutamento epocale. Il mutamento dei rapporti di forza che si era progressivamente prodotto nei precedenti cento anni nei paesi di più antica industrializzazione e culminato nell’epoca d’oro del capitalismo appare ora il risultato di circostanze non più ripetibili, almeno per molte decadi a venire. In questo contesto Screpanti si propone di prefigurare quali sono le caratteristiche del capitalismo nella nuova fase definita dell’imperialismo globale.