Pubblichiamo col permesso dell'autore un bell'articolo del prof. Roberto Artoni (originariamente in Riforma del capitalismo e democrazia economica, a cura di L. Pennacchi e R. Sanna, Ediesse 2015). Attualissimo il passo di Guido Carli citato all'inizio: “L’Unione europea implica la concezione dello “Stato
minimo”, l’abbandono dell’economia mista, l’abbandono della programmazione
economica, la ridefinizione delle modalità di composizione della spesa, una
redistribuzione delle responsabilità che restringa il potere delle assemblee
parlamentari e aumenti quelle dei governi”.
LE PRIVATIZZAZIONI E
L’ARRETRAMENTO DEL PERIMETRO PUBBLICO[1]
(Roberto Artoni)
Dopo
oltre venti anni non è inopportuno tentare un bilancio della politica di
privatizzazione seguita nel corso dell’ultimo decennio del secolo scorso. Si
devono cioè chiarire, sia pure in termini molto sintetici in questa sede, i
presupposti delle politiche allora intraprese, individuarne i limiti e
delinearne gli effetti che si sono progressivamente manifestati.