mercoledì 8 aprile 2015

La cicuta

Questo articolo, uscito oggi su EEP, mi è costato molta sofferenza, e in nessun senso vuole far mancare la mia solidarietà a Syriza. Ma io El pueblo unido jamas sera vencido l'ho cantata a lungo molti anni fa, e ora firmo e scendo in piazza per Syriza, ma El pueblo unido non la canto più. Se però non potete farne a meno, allora leggetevi James Galbraight. Anch'io saprei scrivere così, è gratis farlo. E, a tal proposito, spero che la lunga permanenza di Galbraight ad Atene sia stata a spese sue e non del povero contribuente greco.



L’amaro greco
Sergio Cesaratto

Questo giovedì scade la tranche di 460 milioni di euro che la Grecia deve al Fondo Monetario Internazionale. Dopo aver affermato che tale pagamento era alternativo alla erogazione di salari pubblici e pensioni, il governo greco ha successivamente confermato il rispetto della scadenza e, del resto, mai nessun paese ha mancato un pagamento al Fondo. Altri pagamenti incombono inesorabili da maggio in poi, mentre l’Europa non concede l’ultima tranche di 7,2 miliardi dei prestiti concessi nel 2012, non fidandosi della lista di riforme proposta da Tsipras. E comprensibilmente in questa situazione, il governo greco non riesce sempre a offrire un messaggio coerente.