POST DA FB
Visto il putiferio che ha
scatenato la mia intervista letta come una retromarcia (tranquilli,
nessuna retromarcia pro-europeista), provo a chiarificare il mio
pensiero (riprendo da una mail di risposta ad alcuni amici, xxx è un
economista a voi ben noto): 1) quello che dico è che la polemica da anni
contro i "parametri di Maastricht" (3% e 60%) è sbagliata in quanto
questi in un'unione monetaria completa han perfettamente senso, il punto
è dunque quello di battersi per un bilancio federale ciò che, assieme a
una banca centrale cooperativa, comincerebbe a far avvicinare l'Europa a
un'unione monetaria feasible. Questo significa che sono diventato
federalista e che ritengo questo possibile, o addirittura macroniano?
No. Però se decidi di fare politica in Europa ti devi dare obiettivi
corretti e agire negli interstizi possibili, inclusa la attuale
spaccatura franco-tedesca. Abbaiare contro obiettivi sbagliati in un
profondo isolamento mi sembra velletario e ci può condurre alla Troika.
Non è un caso che Savona se ne sia andato dal governo (read my lips:
andato). Era l'unico ad aver avanzato delle proposte articolate.
2)
Può invece darsi che il governo via il rifiuto delle sanzioni a cui
potremmo andare dritti (e via il salasso degli spread che con questi
chiari di luna potrebbero crescere a livelli insostenibili) ritenga di
portarci all'uscita. Può darsi che xxx abbia informazioni su questo.
Come il governo potrebbe averle su come ripristinare il sistema dei
pagamenti, un tema che come sapete mi sta piuttosto a cuore. Dalle
informazione che ho esso sarebbe azzerato per mesi e con esso le
attività economiche... Varoufakis pensò di basarsi sulla rete
corrispondente alla nostra Agenzia delle entrate ritenendo che avere
questa carta fosse l'asso vincete, sia per rimanere avendo ottenuto
qualcosa o per lasciare. E non mi si replichi... eh ma Varoufakis...
anche Varoufakis può aver espresso cose giuste, tanto più da una
posizione in cui si hanno le informazioni.
3) Se si
intraprendesse comunque questa strada non avremmo scelta che
appoggiarla. Vorrei che ci si arrivasse in maniera diversa e meno
sgangherata, e con obiettivi diversi che non la flat tax e un clima da
oscurantismo alla Opus Dei (baci ai rosari e quant'altro).
4)
circa il "Paese del bengodi", questa è la critica standard che faccio
agli MMT che pensano che basti una moneta sovrana per aver risolto tutti
i problemi del mondo. Nella fattispecie il riferimento è all'idea che
la BCE possa sostenere il deficit sending ab libitum degli stati membri
di un'unione monetaria scatenando la concorrenza a chi fa più deficit.
Manco gli MMT più fanatici arrivano a tanto. E per questo poltiche
espansive vanno condotte da autorità federali (Tesoro e banca centrale).
5)
concluso dicendo che da sinistra si deve dire a) che le battaglie vanno
fatte su temi giusti e non velleitari (chi parla male pensa male); b)
si cerchi fin che è possibile di far politica, isolarsi non è far
politica; far politica è sfruttare ogni interstizio; è oggi questo si
apre sul tema del bilancio federale; alle rotture si deve arrivare su
battaglie poltiche; c) si deve dire apertamente che certi obiettivi sono
non condivisibili, come la flat tax.
Il mio dissenso col governo (ovvero con Salvini) non è sul giudizio sull'Europa, ma sul metodo e gli obiettivi della battaglia.
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