mercoledì 27 maggio 2020

Recovery fake?

Intervista su Il sussidiario.net

RECOVERY FUND/ “È un bluff, per ripartire ci serve una nuova Iri”

- int. Sergio Cesaratto

Oggi il Consiglio europeo dovrebbe affrontare il tema del Recovery Fund, strumento su cui l’Italia sembra contare molto per affrontare la crisi

Siamo arrivati al giorno in cui il Consiglio europeo dovrebbe affrontare il tema del Recovery Fund, sempre che la Commissione porti effettivamente al tavolo una propria proposta, dopo che la scorsa settimana Angela Merkel ed Emmanuel Macron hanno di fatto già presentato una sorta di loro bozza su cui non sono mancati i dissensi da parte di Olanda, Austria, Svezia e Danimarca. Il premier Conte punta molto sul Recovery Fund, dato che ha parlato di una “svolta storica” dal momento che Francia e Germania si sono accordati per “500 miliardi a fondo perduto”. Sergio Cesaratto, professore di Economia monetaria europea all’Università di Siena, non sembra condividere lo stesso entusiasmo del presidente del Consiglio: “Questa svolta mi sembra del tutto relativa e dagli effetti minuscoli, fatta salva l’opposizione di Austria e Olanda, dato che Danimarca e Svezia sono anche fuori dall’Eurozona. Questi Paesi dicono che non vanno dati soldi a fondo perduto, ma piuttosto erogati dei prestiti. Ma il Recovery Fund già consiste di risorse da restituire! Di fatto si tratta già di prestiti

domenica 24 maggio 2020

Video, ancora sulla Corte tedesca

Su Facebook potete seguire la registrazione dell'evento
https://www.facebook.com/carolina8ironica/posts/10223183717321367?notif_id=1590168419460113&notif_t=feedback_reaction_generic_tagged

mercoledì 20 maggio 2020

E qui comando io...

E qui comando io... pubblichiamo articolo uscito su Il Fatto quotidiano del 20 maggio 2020


L’ombra sinistra di Karlsruhe su BCE e recovery fund
La sentenza della Corte costituzionale tedesca del 5 maggio ha aperto il vaso di Pandora delle contraddizioni dei tre pilastri della governance europea, giuridico, politico ed economico. Essa è una ferita inferta alla BCE, lasciata sinora sola ad affrontare gli effetti economici della pandemia, e la sua ombra ricade anche sull’iniziativa Merkel-Macron del recovery fund.
La sentenza ne ha avute per tutti, BCE, Corte di giustizia europea (CGE) e persino parlamento e governo tedeschi, colpevoli di non aver tutelato i propri cittadini.