Gli spread al tempo di ABC
Sergio Cesaratto e Lanfranco Turci
Gli spread sovrani spagnoli e italiano sono ritornati, come molti si attendevano, ai livelli elevati dello scorso autunno, sebbene non fossero mai scesi a livelli veramente sostenibili. Infondate erano, infatti, risultate a molti le dichiarazioni di Monti (e di Draghi) che il peggio della crisi era ormai passato, così come inattendibile è la dichiarazione che, con le attuali politiche europee, non ci saranno nuove manovre. A dicembre Monti ci aveva illuso che, al prezzo dell’ennesima inutile e iniqua manovra, egli avrebbe ottenuto dalla Germania l’adozione di misure volte a fronteggiare seriamente la crisi. Il piglio vagamente duro con quel Paese è durato però lo spazio di pochi giorni. Draghi riuscì comunque a far passare l’operazione Ltro con cui la Bce mise un trilione di euro a disposizione delle banche al tasso dell’1%, con la speranza che parte fosse poi impiegata a sostenere le aste di titoli pubblici. Questo è in certa misura accaduto e a ciò dobbiamo la diminuzione degli spread delle settimane scorse.