sabato 15 dicembre 2018

Farsi male da soli - un paper con Gennaro Zezza


Segnaliamo la pubblicazione di un working paper di Gennaro e mio, quasi un contro storia degli ultimi cinquant'anni. Qui sotto abstract e introduzione. La pubblicazione completa qui e a breve anche sui working paper di Siena

Farsi male da soli
Disciplina esterna, domanda aggregata e il declino economico italiano

Sergio Cesaratto° – Gennaro Zezza+
December 2018

Abstract
In questo saggio ripercorriamo la storia dell’economia italiana a partire dagli anni del miracolo economico, mostrando il ruolo della politica economica nelle sue diverse declinazioni (fiscale, monetaria, valutaria) nella determinazione della crescita, e poi del declino. Argomentiamo come i periodi della crescita siano caratterizzati dal tentativo di perseguire il pieno impiego, mentre il successivo periodo del declino è dipeso anche dal tentativo di risolvere i conflitti distributivi interni tramite vincoli esteri sempre più stringenti.
JEL code: E52; E62; F41
Key words: Italia; crescita; debito pubblico; saldi settoriali

Introduzione*

Il saggio mira a fornire una spiegazione dei problemi di lungo periodo dell’economia italiana che noi ritroviamo nella mancata opportunità di completare il miracolo economico degli anni cinquanta e sessanta con un compromesso sociale riguardante la distribuzione del reddito e con il necessario progresso tecnico e manageriale nel sistema delle imprese. La tesi sostenuta è che la ricerca della disciplina esterna come surrogato di opportune istituzioni interne ha probabilmente condotto, col sostegno di teorie economiche volte a trascurare il ruolo della domanda aggregata nella crescita, a esiti peggiori del male che si intendeva curare. Attualmente l’ancora vivace spirito imprenditoriale di parte del paese è intrappolato fra le carenti istituzioni socio-politiche interne, e il contesto istituzionale europeo ispirato dall’ordoliberismo tedesco, incompatibile con un’unione monetaria sostenibile (ma non con gli interessi del capitalismo di quel Paese).


* Una versione finale di questo lavoro verrà pubblicata in un numero speciale de L’Industria dedicato a Marcello De Cecco. Ringraziamo Maurizio Pugno per utili suggerimenti su una stesura precedente. Il saggio trae origine da un lavoro più lungo presentato a Berlino a una conferenza sulla riforma dell’unione monetaria europea tenutasi nel giugno 2018. Questo spiega il tono un po’ didattico di alcune parti volte a introdurre agli amici europei alcuni elementi della storia economica italiana recente. Esse possono risultare tuttavia utili anche per i lettori più giovani, ora che l’esterofilia dilagante nella disciplina economica italiana ritiene accademicamente irrilevante questo tipo di riflessioni. La avanzante povertà ed autonomia culturale degli studi economici in Italia non è probabilmente elemento irrilevante della progressiva assenza di spessore dei ceti dirigenti che essa contribuisce a formare.


° Università degli Studi di Siena. Email: cesaratto@unisi.it
+ Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale, e Levy Economics Institute. Email: zezza@unicas.it

1 commento:

  1. Sempre interessante leggere la storia in chiave macroeconomica, grazie.

    Come reazione all'elevata inflazione (che nel 1980 superava ancora il 20%) gli autori individuano tra gli altri 3 momenti della politica economica di particolare importanza:
    1) l'ingresso nello SME
    2) il divorzio BdI-Tesoro
    3) il taglio della scala mobile (decreto di San Valentino)
    Il primo dei tre ha pesantemente condizionato i seguenti.

    BdI avrebbe effettivamente potuto andare in direzione di una maggiore autonomia senza l'automatismo del finanziamento automatico del Tesoro, ma farlo senza il cappio del cambio fisso avrebbe avuto cosenguenze meno drammatiche sull'occupazione degli anni seguenti.

    Il taglio della scala mobile, con l'inflazione che nel 1984 era già stata il larga parte messa sotto controllo (dimezzata rispetto al 1980), ha scaricato sui lavoratori tutti i costi, dando inizio ad una brillante operazione di marketing (brand: Concertazione). Imprenditori, giornali e politica a ruota hanno venduto l'impoverimento dei lavoratori, inizialmente di quelli non rappresentati e poi di tutti.

    Il calo della domanda è la naturale conseguenza, contro cui istituzioni nazionali modernizzate e rinnovato spirito europeo nulla potranno.
    Grazie

    RispondiElimina