giovedì 12 dicembre 2024

Nuovo Working Paper di dialogo interdisciplinare fra economisti e antichisti

 

Sergio Cesaratto

Morality and Alternative Economic Theories in Ancient History Studies: a Review Article

Working Paper DEPS, USiena n.923 - Dicembre 2024
 
Abstract
 
The book "Models, Methods, and Morality" discusses moral values in the field of ancient economic history, where neoclassical hegemony in the form of the New Institutional Economics has progressively gained ground. The book mainly criticises mainstream economics for focusing on quantitative growth without much regard to its social consequences. The spirit of this review is a constructive encouragement to build an alternative approach to economic history possibly based on the classical economists’ surplus approach, taking also advantage of the familiarity that scholars of ancient societies have with the concept of economic surplus. The risk is that without a resolute criticism of mainstream economics and the adoption of an alternative point of view, mainstream economics might paternalistically reabsorb the legitimate moral criticism that pervades many of the contributions to the volume. Being based on a simple heuristic of the economic sources of the élites’ wealth and not possessing a pre-packaged view of human behaviour, surplus theory may usefully be at the core of a socially sensitive, economic history agenda.

lunedì 18 novembre 2024

La nuova governance fiscale europea

 Anche a scopo didattico, pubblico alcune note sul Piano strutturale di bilancio che il governo sta discutendo con la Commissione Europea. Una sintesi è apparsa su Il Fatto del 31 ottobre 2024.

La nuova governance fiscale europea fra mezze verità e metafisica 

Sergio Cesaratto (Unisi-Deps)

Con il voto del Parlamento europeo e del Consiglio della UE, nell’aprile 2024 sono stati adottati i testi legislativi che delineano la nuova governance economica dell’Unione [1]

Obiettivi

L’obiettivo generale è portare il rapporto fra il debito e il PIL su una traiettoria plausibilmente discendente o mantenerlo su livelli prudenti, nonché per portare o mantenere il disavanzo al di sotto del 3 per cento del PIL nel medio termine.

Allo scopo ciascun paese deve presentare un Piano strutturale di bilancio (PSB ) che definisca il percorso di consolidamento necessario per realizzare gli obiettivi.

Al centro del nuovo assetto vi sono le analisi di sostenibilità del debito pubblico nel medio termine e il confronto tra ogni Stato membro e la Commissione per la definizione di una politica di bilancio appropriata, anche in relazione a piani di riforme e di investimenti. In tal modo si intende superare la logica delle regole valide per tutti (vedremo che non è poi così).

lunedì 4 novembre 2024

Draghi mercantilista?


 Pubblichiamo articolo su Menabò in un numero con altri interventi sul Rapporto Draghi.

Il Rapporto Draghi fra mercantilismo benevolo e mercantilismo ostile

Sergio Cesaratto richiama l’attenzione sui tratti neo-mercantilisti del Rapporto Draghi e ritiene che in essi si annidi una critica implicita all'impianto neoliberista che ha ispirato la governance europea. Cesaratto sostiene anche che il 'nazionalismo europeo' che traspare dal Rapporto non sembra avere sempre accenti progressisti e, inoltre, che su di esso grava il rischio di essere minato dalla mancanza di uno spirito comunitario assimilabile a quello nazionale.

giovedì 31 ottobre 2024

Le bugie di Giorgetti

 Pubblichiamo articolo uscito su  Il Fatto lunedì 27.

La nuova governance fiscale europea fra bugie e metafisica

Sergio Cesaratto

Il governo ha presentato la nuova Legge di Bilancio che segue l’invio a Bruxelles del Piano strutturale di bilancio (PSB) in ottemperanza alla nuova governance fiscale europea varata lo scorso aprile. L’obiettivo del PSB per i Paesi ad elevato debito è di portare il rapporto fra debito pubblico e il PIL su una traiettoria discendente (almeno -1% all’anno), e mantenere il disavanzo al di sotto del 3 per cento del PIL nel medio termine (conseguendo a regime un massimo di 1,5% di disavanzo strutturale). Il PSB definisce in accordo con La Commissione europea il percorso pluriennale necessario per realizzare gli obiettivi. È nel quadro dell’aggiustamento proposto alla Commissione che vanno giudicate le promesse politiche presenti e future del governo di non operare né tagli massicci della spesa pubblica, né aumenti delle imposte, al massimo una lotta agli “sprechi”.