tag:blogger.com,1999:blog-1390668221976889558.post9112332196375460973..comments2024-03-27T22:48:51.921+01:00Comments on Politica&EconomiaBlog: Malata la finanza o l’economia reale?Sergio Cesarattohttp://www.blogger.com/profile/12052155215811147561noreply@blogger.comBlogger1125tag:blogger.com,1999:blog-1390668221976889558.post-35369216600051931252012-04-15T16:53:28.977+02:002012-04-15T16:53:28.977+02:00Esimio professore,
le scrive un ...Esimio professore,<br /> le scrive un insegnante della materia più inutile del mondo (filosofia), ma che si redime con l'insegnamento della storia (redenzione dovuta evidentemente alla materia, non alle mie doti).<br /><br />Ho conosciuto il suo blog grazia al prof Bagnai e a Goofynomics, e la lettura del blog del suo collega e dell'articolo che sto commentandole, mi ha fatto sorgere una domanda (non breve).<br /><br />Per quanto mi è dato sapere (poco), Keynes non elaborò mai una teoria del valore alternativa alla scuola neoclassica (o come lei la nomina, Bagnai parla sempre di omodossia, a ognuno le sue innocenti fissazioni). Ora, se non vado spiegando da anni scorrettamente ai miei poveri studenti, secondo Marx la crisi di sovrapproduzione si spiega precisamente in base alla natura del valore (tempo di lavoro socialmente necessario) e infatti - non rammento assolutamente dove - mi ricordo di aver letto di un membro della scuola austriaca che avrebbe detto: "Tutto l'edificio di Marx poggia sulla sua teoria del valore. Tolta questa, il resto crolla" (citando a memoria).<br /><br />La domanda che le pongo è (ammesso le premesse siano corrette): secondo Keynes da dove deriva la sovrapproduzone o sovraccapacità produttiva (in termini di merci e/o capitali)?<br /><br />Lo chiedo a lei poiché avendo letto il suo articolo sono rimasto abbastanza sorpreso. Per quanto avevo colto io (molto poco) del discorso di Bagnai, mi era parso che il problema fondamentale analizzato da Keynes riguardasse gli squilibri commerciali (merci e/o capitali) tra nazioni, dovute ad una scorretta politica monetaria (Bretto Woods, Nixon etc). La conseguenza dovrebbe essere che, in assenza di tale scorretta politica, gli squilibri non dovrebbero presentarsi (o in forma non traumatica).<br /><br />Possiamo quindi dire che ho una seconda domanda: cosa mi sfugge?<br /><br />Spero di essere stato chiaro nelle mie domande (e relative articolazioni). Nell'improbabile caso che lei decida di perdere il suo tempo nel rispondermi:<br /><br />- le ricordo cosa insegno e, dunque, la invito se possibile alla pietas intellettuale;<br /><br />- la ringrazio fin da ora e le rinnovo i miei complimenti (per quel che valgono) per un blog che, per citare un illustre maestro, <a href="http://www.centroperlafilosofiaitaliana.it/index.php?option=com_content&view=article&id=99:t-serra-a-partire-da-hegel-riflessioni-sul-sistema-dei-bisogni&catid=25:saggi&Itemid=22" rel="nofollow">"fa onore al pensiero"</a> ;<br /><br />Distinti saluti.<br /><br />SchneiderAnonymousnoreply@blogger.com